BRUXISMO: l’arte di Mattia Turco

by vecho 21 settembre 2012

Mattia Turco è un nostro caro amico, un ottimo skater e un ragazzo molto sensibile che esprime i suoi pensieri attraverso la pittura con una tecnica di incisione molto particolare.

Mercoledi 26 Settembre al bastard store appuntamento la sua prima esposizione personale, BRUXISMO: un viaggio nelle zone più remote dell’inconscio di Mattia che con le sue incisioni ci accompagnerà nei meandri della sua mente.

Durante l’esposizione, che rimarrà aperta fino a Sabato 29 Settembre, oltre  a poter ammirare le incisioni di Mattia, se siete degli skateboard boy, potrete divertirvi nella bastard bowl durante la skate session organizzata per l’occasione.

Non sapete chi è Mattia Turco? E’ lui.
Non conoscete i lavori di Mattia Turco? Guardate il suo tumblelog.

bastard store è lieto di presentare ” Bruxismo”, prima mostra personale di Mattia Turco, inaugurazione mercoledì 26 Settembre ore 18. Per l’occasione verranno presentate 13 incisioni a vivo, pastello ad olio su cartoncino, di piccole e medie dimensioni.

Bruxismo, è un termine di origine greca che significa letteralmente “rumor dei denti”, ripreso poi, in medicina, per indicare il digrignamento involontario dei denti durante il sonno notturno. Un comportamento inconsapevole legato all’inconscio, che riemerge come manifestazione di una tensione interiore, di un’emozione inespressa.

Bruxismo titolo della mostra è la metafora di questo malessere: dal buio a fondo pieno Mattia sottrae colore per rendere visibili gli strati sottostanti da cui affiorano figure ingabbiate nel loro isolamento, fragilità e paura. Le teste appaiono solo abbozzate, le braccia esili, gli arti inferiori genuflessi o amputati, impotenti, in bilico su di un equilibrio instabile.
I soggetti sono inseriti in luoghi astratti e bui, nella contemplazione di un vuoto che spesso si apre sotto i loro piedi.

I lavori di Mattia Turco rivelano una sensibilità oscura, il sentimento della caducità, la malinconia, il turbamento, come la sublimazione inquieta dell’esistere.

Patricia Armocida

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