COX 18 Rioccupata!
by GroS 18 febbraio 2009Inizierò con una poesia che si intitola figli della stessa rabbia della Banda Bassotti:
Forte il pugno che colpirà in ogni paese in ogni città
Chi cammina sopra ai corpi violenta le culture cancella i ricordi
Forte il braccio che alzerà la bandiera rossa della libertà
Come chi combatte sui monti con le scarpe rotte quando fischia il vento
Come Augusto Cesar Sandino Josè Martì y Camilo Torres
Come chi combatte col cuore la causa dei poveri contro l’oppressore
Come Stephen Biko, Hochimin la comandante Clelia, Samora Machel
come el Che, Farabundo Martì figli della stessa rabbia
Come i Sioux e i Cheyenne, Tupac Amaru e Simon Bolivàr
Come el Che, Farabundo Martì figli della stessa rabbia…
La lista di nomi può essere ampliata in ogni momento, ognuno può aggiungere il suo!
E’ quello che sta succedendo a Milano in via Conchetta 18 che dopo lo sgombero, il COX 18 è stato rioccupato lo scorso 13 febbraio. Circa 200 persone si sono adoperate, hanno rimosso i sigilli, la lastra di metallo che ostruiva l’entrata, e si sono ripresi quello che è sempre stato loro. La polizia non è intervenuta, si è presentato solo qualche agente della Digos in borghese ma nulla più.
Nel centro è presente l’archivio Primo Moroni, la raccolta di migliaia di documenti sulla storia dei movimenti antagonisti, rimasta nel palazzo anche dopo lo sgombero di gennaio. Per il salvataggio dell’archivio si erano spesi nelle scorse settimane politici e intellettuali, guidati dal regista Salvatores. Mentre l’assessore comunale alla Cultura Flory, ha promesso una soluzione per salvare questo patrimonio della città.
Ecco come viene affrontato il problema da chi paghiamo per fare funzionare la società: queste sono le dichiarazioni del capo delegazione della Lega Nord Davide Boni ha commentato il fatto.
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