Zamoc tlog
by jep 15 settembre 2011Con grande felicità ho scoperto oggi il nuovo tumblelog di Zamoc. Perle di ricerca pura.
Con grande felicità ho scoperto oggi il nuovo tumblelog di Zamoc. Perle di ricerca pura.
Il Launch Party #30 ha avuto luogo Mercoledi 20 Luglio con la presentazione delle collezioni bastard, Electric e JART Primavera Estate 2012.
Fresco distribution come al solito ha completato l’opera con i nuovi prodotti Lakai e Makia.
Adesso finite le fatiche della collezione ci meritiamo una bella vacanza… non tutti però perchè i sales manager saranno in campagna vendita fino a fine settembre.
Da ora lo showroom al piano superiore del bastard store rimarrà aperto quasi tutti i giorni alle vendite su appuntamento fino al 20 settembre.
Oggi vi propongo per una lettura estiva. Il cofanetto di Milano Criminale.
Per chi non lo conoscesse Milano Criminale è una serie a fumetti ambientata nella Milano malavitosa degli anni 70.
Pantaloni a zampa, baffi e inseguimenti su gloriose auto italiane. Tutto questo scritto e disegnato ben prima che Romanzo Criminale ci facesse credere (e illudere) in una nuova era d’oro per la televisione italiana.
Se volete approfondire il tema fatevi un giro su Diegozilla, il blog di Diego Cajelli, autore, che oltre a farvi scassare dalle risate vi dirà tutto quello che c’è da sapere sul fumetto noir italiano.
Il cofanetto edizione limitata di “Milano Criminale – La città esige vendetta” contiene i 3 volumi della serie e una stampa a colori autografata dagli autori.
Il tutto è disponibile in 5 copie al bastard store.
Circa una anno fa abbiamo collaborato con i tatuatori di Milano City Ink per realizzare una collezione di t-shirt dal titolo Against Claustrophobia.
L’idea della claustrofobia è nata dalla vicinanza dello studio al carcere di S. Vittore, impossibile da ignorare con la sua oppressiva presenza al centro di Milano.
La claustrofobia della prigionia come quella dell’inchiostro intrappolato sotto la pelle, come quella di un’idea o di un’immagine intrappolata nella mente e liberata dall’artista.
Ne sono scaturite 3 grafiche ad opera di Luca Natalini, Amanda Toy e Koji Yamaguchi che per una volta hanno abbandonato i disegni su pelle per dedicarsi alla stampa su cotone.
Bambole naif intrappolate in una grafica cubista per la t-shirt disegnata da Amanda Toy.
Koji Yamaguchi ha dato vita ad un controverso cartoon con protagonisti ratti verdi imprigionati in un cervello viola, pronti a scatenarsi al suono della parola Cheese.
Luca Natalini, interpreta il tema della collezione con un cuore soffocato dalla propria gabbia toracica, enfatizzato dal suo tratto deciso.
Salad Days Magazine ha pensato bene di approfondire la collaborazione con un’intervista a Matteo, che si è occupato del design, e Attilio che ha coordinato il lavoro degli artisti. La troverete su Salad Days Magazine n.8 in uscita a luglio.
Lorenzo Castore, amico e fotografo di fama internazionale, in questa breve intervista ci racconta della sua collaborazione con bastard e dei suoi progetti per il futuro.
Lorenzo è rappresentato da L’Agence Vu’ di Parigi ed è noto, tra le altre cose, per aver vinto il Premio Mario Giacomelli e il Leica European Publisher Award, oltre ad aver pubblicato i volumi Nero e Paradiso.
Da diversi anni si divide tra Roma, Cracovia, Firenze, Parigi e Milano.
Com’è nata la collaborazione con bastard?
Ho spesso la fortuna di lavorare con chi mi piace a quello che mi piace. Avere a che fare con persone appassionate a quello che fanno mi rende la vita migliore.
Così un giorno Giuliano Berarducci, grande amico e grande fotografo e molto vicino a bastard, mi ha chiesto se volevo fare una maglietta per loro.
Ero già stato in bastard un po’ di volte, il posto è bellissimo, le magliette fatte con tanta cura e tutti e Claudio e i ragazzi sono persone come piacciono a me, quindi…
Raccontaci qualcosa della foto stampata sulla tshirt Caged…
Nei miei giri mi capita spesso di finire negli zoo. Mi piacciono tanto gli animali e nonostante lo zoo sia un luogo a volte molto triste, simbolicamente ti fa sentire sullo stesso piano dell’animale in gabbia. Chi non ci si è mai sentito? Io quasi sempre. Questo è un leone dello zoo di Berlino. Sprigionava un misto di voglia di rompere le sbarre e rassegnazione.
Meglio la prima.
Parlaci dei tuoi progetti attuali, a cosa stai lavorando in questo momento?
Tra l’altro la cosa che ossessiona le mie giornate ora è un film che ho girato con il mio amico e film-maker Adam Cohen.
Racconta la vita in due stanze di un fratello e sorella di Cracovia che fotografavo regolarmente e con cui ho condiviso molto tempo negli ultimi anni in cui ho abitato li.
Si chiamano Ewa e Piotr, sono nei loro sessanta. Vengono da una famiglia di agiata borghesia e hanno delapidato una ricca eredità in brevissimo tempo. Ora vivono senza elettricità e diciamo che hanno perso interesse nelle cose del mondo.
Stiamo cercando di fare un film sul non-senso, sulla misteriosa bellezza della vita anche quando diventa impossibile, sul rapporto di repulsione e necessità reciproca di un fratello e una sorella. Si chiamerà No Peace Without War; ogni giorno diventa un lavoro sempre più complicato ma non mi darò pace finché non si avvicinerà a quello che deve essere.
Le ragazze di Shedonism non sono riuscite ad attendere l’autunno 2011 per l’uscita di RaGazza Ladra, la collezione che La Pina ha disegnato per bastard, e sono passate qui al bastard store per ammirare i capi in anteprima.
Trovandosi davanti La Pina in persona a presentare il suo lavoro, hanno colto l’occasione per farla un po’ di domande sulla sua vita e le sue passioni oltre che alla collezione.
Le risposte sono nell’intervista a La Pina su Shedonism.
Sarà a causa del suo recente soggiorno in California che Luca Zamoc, l’amico pittore dal talento prepotente, si è tuffato in un mondo di colori facendola finita con la nebbia, il bianco e nero e la monocromia che lo avevano contraddistinto per anni.
Non ci credete? Visitate il suo sito aggiornato con gli ultimi lavori, tra cui il pezzo realizzato al bastard store da cui è stata anche tratta una t-shirt.
Non vi basta e volete vedere i suoi lavori dal vero? Siete davvero fortunati, perché venerdì 29 aprile, dalle 19 alle 24, inaugura una mostra che lo vede protagonista con tanto di live painting (insieme ai soci Mosone, Sea e 2501) al Dispenser di Viale Faenza 12 a Milano.
Alzi la mano chi non vorrebbe una casa da paura in pieno centro città e arredata di tutto punto?
Lago dà vita, in diverse città d’Italia, ad abitazioni che arreda con i propri prodotti. Questi appartamenti, che vengono abitati e vissuti quotidianamente da persone denominte “tenant”, vengono usati sia come private abitazioni che, in particolari occasioni, come showroom.
L’appartamento Lago di Milano, in occasione della settimana del design, ci ha chiesto un po’ di bastard style…
…inteso come quello che ha in testa Olimpia Zagnoli.
Olimpia, illustratrice ben nota qui da noi come oltreoceano per la sua estetica grafica vintage e le piacevoli palette di colori, in questa recente intervista racconta del passato più o meno recente, del presente in continuo fermento e di un prossimo futuro tutto creativo.
E solo per questa stagione disponibile per lui e per lei… :)