Microramp nello ShokRoom a Verona

by jep 13 dicembre 2007

ShokRoom microramp

Francesco Ugolini ha fatto una microramp nel retro del suo showroom a Verona… la ShokRoom come nome è tutto un programma. Quando mi ha detto che aveva fatto delle strutture per un attimo ho temuto i coni… poi ho visto la foto e mi sono promesso di smetterla di essere così prevenuto :)

(Not So) Proudly Made By Those Shady Italians

by jep 13 dicembre 2007

MADE IN CHINA

Interessante la trasmissione Report che è andata in onda Domenica su Raitre con il titolo Schiavi del Lusso.

Si è parlato dell’abusato MADE IN ITALY e dei laboratori con operai cinesi (che lavorano in nero e in pochi hanno permesso di soggiorno) gestiti da cinesi in Italia che confezionano capi e borse per i vari Dolc&Gabbiano della moda italiana.

Si riesce così a produrre “in Italia” una borsa a € 28 e a venderla nei propri negozi in via Montenapolene a € 440… non ci sarebbe nulla da dire sul markup applicato (anzi forse ci starebbe un bel complimenti!) se non fosse che il prodotto, lasciando da parte qualsiasi questione morale non per tutti i commercianti, è realizzato illegalmente ed è chiaramente un danno per i concorrenti che non usano gli stessi sistemi e per mantenere un prezzo di mercato producono in Cina… quella vera!

Nulla di nuovo penso, ma fa piacere che se ne parli in tv su una rete pubblica.

Per chi è interessato, la trascrizione integrale dei testi ed i video delle inchieste si possono trovare sul sito www.report.rai.it

Volemose Bene

by Capitan Olona 13 dicembre 2007


Da buoni italiani siamo molto bravi a lamentarci di questo e di quello. Invidiamo i nostri amici e vicini di casa, ne invidiamo il SUV, il TV al plasma da 500″, il cane sbrana slavo e la moglie porca. Questo nostro atteggiamento si riflette nelle piccole ma anche nelle grandi cose. Quelle cose anche molto più grandi di noi. Cose delle quali non riusciamo a comprenderne pienamente il senso perchè privi di una laurea alla Bocconi e non figli di uno di quei 10 imprenditori-finanzieri-banchieri che fanno grande l’Italia.

Pie

Ogni giorno siamo pronti a guardare fuori dalla finestra e ricordarci quanto sarebbe bello vivere in paesi come la Spagna, la Germania, La Francia o l’Inghilterra. Coi loro sistemi di business solidi, liberi, con meno costrizioni. Insomma, come direbbe qualcuno “Paesi Liberali”. Alcuni più conservatori, altri più socialisti e altri ancora più comunisti. Io direi semplicemente: meno coglioni.

L’italiano ha la lingua lunga, parla molto, persuade, media ma non vince mai. La vittoria non è nella sua indole, assolutamente. Quella cara e sana cosa chiamata “Competizione” manca. In tutto e per tutto l’italiano deve dare, sempre e comunque, un colpo al cerchio e l’altro alla botte. Deve essere amico di Abele ma anche di Caino. Deve poter dire “io sono tuo amico ma l’altro ha le sue ragioni”. l’italiano “spacca” solo quando è solo in mezzo a stranieri, in un sistema diverso dal suo e costretto ad agire con regole diverse. Dove, forse, è l’unico “furbetto” e gli altri nemmeno si sognano cose, che lui, fa e subisce abitualmente a casa sua. Conoscete la leggenda di Al Capone?

Questa incolmabile mancanza di competizione totale del prevalere onestamente e seguendo sane regole morali, del poter fare MEGLIO di altri, è evidente non solo in quei fatti che leggiamo quotidianamente sui giornali ma anche in business più piccoli e mediocri come quello dello skateboarding. In tutta onestà non mi capacito di come in quasi 30 anni di skateboading italiano i progressi fatti in fatto di business siano pari a quelli dei primi anni ’90 se non ancora a livelli più bassi. Come può essere che una disciplina sportiva o una cultura d’aggregazione giovanile che ha la possibilità di avere una esponenziale visibilità su quasi tutti i media considerati più “Cool”, di target giovane e medio giovane, si trovi sempre e perennemente col culo per terra, ciclicamente, anche con sponsor tipo FIAT alle spalle??? In un paese normale, di quelli sopracitati, questa sarebbe una barzelletta. La trasmissione “Amici” per esempio in pochi anni è riuscita a decuplicare le iscrizioni alle scuole di danza in tutta italia. Di Danza!!! E’ noto che un ragazzo di 14, oggi, non vuole essere rock an roll come Bam Margera ma essere come Nureyev! Non scherziamo. Noi che gratuitamente vediamo skate in video musicali, film hollywoodiani, spot commerciali, video giochi di ultra-successo, riviste di ogni settore, abbiamo difficoltà a trovare 400 euro per l’organizzazione di un cazzo di contest.

Ma cosa ha portato a tutto ciò? Esattamente ciò che chiamiamo mafietta. Obliggare i negozi a tenere un livello basso e a non rompere troppo i coglioni ai distributori. Negozianti pronti a fare cartello per potersi assicurare delle vendite tranquille, mai in crescita, se non per qualche fenomeno di cosutme sociale. Ammazzare ad ogni modo la vendita online nazionale e fa nulla se poi la gente (che non è scema quando si tratta di spender soldi) va a comprare i jeans su Caliroots in Svezia a 1/3 del prezzo e con spese di spedizioni gratuite in tutta Europa con consegna in 48 ore. E mi spiace dirlo ma anche gli skaters stessi che oltre alla grigliata con birra non chiedono altro.

Email ricevute da personaggi che chiedono di modificare i prezzi perchè “non è giusto praticare sconti o promozioni” in un paese capitalista, liberale e democratico. Con minacce del tipo “Se non vi allineate allora lo faremo anche noi ma meglio”, e io rispondo: Cazzo, ma fallo, subito però!!! Senza poi nemmeno pensare che un piccolo sconto, quando si hanno da pagare spese di spedizione e di contrassegno, non modifica il prezzo finale facendo però guadagnare meno il negoziante. Ad esempio Mediaworld sul proprio sito offre prodotti a meno che nei suoi negozi. Ve lo vedete il signor Euronics chiamare il signor Mediaworld per lamentarsi dei prezzi online troppo bassi?

La competizione, quella vera, sana e onesta, spinge all’eccellenza, elimina l’immobilismo, abilita al Progresso. Maggiore competizione significa portarsi a livelli europei. Avere più attenzione nel contesto sociale, fare più soldi e avere più skateparks.

Finchè il modo di pensare, di fare business alla “volemose bene”, non cambierà, la sostanza sarà sempre la stessa. Qualcuno può pensare che potrebbe andare bene così. Tanto lo si è fatto per 30 anni, perchè cambiare? Forse perchè se un giorno un Titus decidesse di venire a fare un giro nel belpaese (come ha fatto H&M in altri settori) qualcuno sicuramente dovrà cercarsi un posto di lavoro come tramviere a Milano… e a Milano va già bene che assumono sempre. Penso che si debba lavorare non per assicurarsi la pagnotta ma per costruirsi un forno e sempre più grande.

Vostro: Capitan Olona.

Bright tradeshow a Francoforte

by jep 13 dicembre 2007

Bright W08

Il 19-20 gennaio bastard avrà finalmente il suo spazio al Bright di Francoforte. Venite a trovarci, questa fiera è molto divertente e merita davvero una visita se vi interessano i prodotti delle aziende skate… portatevi la tavola perchè ci sono le strutture, è aperta a tutti. Noi saremo in compagnia del team.

Orario dalle 10:00 alle 18:00