Dopo 38 anni di occupazione il quartiere di Christiania (conosciuta anche come la città libera di Christiania) ha ricevuto lo sfratto. Quello che era partito come un esperimento sociale da parte di un governo intelligente sta finendo; il tutto è cominciato a Copenaghen quando un gruppo di hippie nel 1971 occuparono una zona di edifici militari abbandonati, trasformando questo posto in un isola auto gestita e libera.
Una vera figata e non solo perchè si poteva fumare e acquistare hashish e marijuana liberamente o per la fabbrica di biciclette col cassonetto davanti. L’autogestione di questa comunità di circa 800 persone ha dimostrato negli anni che si vive benissimo senza polizia (solo per quello si meritano un nobel) auto regolandosi rispettando le regole dell’umanità.
Ieri, dopo tre anni di processi l’alta corte danese ha deciso che non accetta il diritto di usufrutto che hanno presentato gli abitanti e che quell’area di Copenaghen è di proprietà dello stato e quindi ha dato il via ad una serie di “interventi esterni” che di fatto vogliono dire sfratto.
Ora agli abitanti di Christiania resta solo l’appello alla Corte Suprema.
Quel territorio una volta abbandonato ora è centralissimo e attira più di un milione di visitatori l’anno, quindi non mi viene difficile pensare che gli interessi economici siano più forti di un sogno che negli anni è stato un esempio per tutto il mondo.