Questa settimana su La Stampa è uscito questo articolo di Alessandro Perissinotto dove l’autore si scandalizza per delle T-Shirts viste in giro con su scritto “de puta madre”, parla di auto-insulto e rimpiange la sua gioventù in cui il massimo della trasgressione erano le magliette con su i simboli delle università americane… Oooh… mamma mia!
[…che culo che la mia gioventù è stata diversa!]
Questo, piuttosto, la dice lunga sui tempi in cui viviamo.
Ma questo Alessandro (che ha supergiù la mia stessa età) che cosa ha fatto negli ultimi trent’anni? E perchè invece di scrivere roba così superficiale non si informa sui significati delle parole, visto che di quello si occupa e magari prima di associare bastard a quelle altre robe che ha scritto non si informa un pochino?
Alessà… riprenditi che non è mai troppo tardi!